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Non essere così rigido!

Pesce congelato e pesce surgelato: differenze e tendenze di consumo

Da quando, a metà del ‘900, i metodi di conservazione sono diventati di uso comune – in particolare con l’avvento nelle case di tutti del frigorifero e del congelatore – anche l’industria delle conserve ittiche ha fatto un rapido passo in avanti, sfruttando questo metodo per la conservazione dei propri prodotti.

Negli ultimi anni, quindi abbiamo assistito a un’impennata delle vendite di prodotti congelati e surgelati, principalmente dovuti al cambio di stile di vita dei consumatori – che non hanno più tempo per preparare prodotti freschi ogni giorno e ingegnarsi in preparazioni complesse. In questo articolo facciamo un viaggio in questi prodotti e proviamo a intravedere già alcune tendenze future.

Tipologie e metodi di conservazione

Partiamo dalle basi. Quando parliamo di congelamento facciamo riferimento a un metodo relativamente tradizionale di conservazione dei prodotti che permette all’alimento di scendere a temperature basse (tra i -18° e i -30°) richiede un tempo più dilatato per arrivare al risultato finale.

Quando invece facciamo riferimento al surgelamento parliamo di una tecnologia più recente che congela il pesce in modo molto più rapido, arrivando a temperature molto più basse rispetto al congelamento (si arrivano a toccare i -60°). Dunque, quando parliamo di solito di surgelamento facciamo riferimento a un procedimento industriale – solo gli abbattitori industriali sono in grado di raggiungere tali temperature. Il congelamento, invece, può essere anche fatto con un normale frigorifero domestico; dunque, è qualcosa che può essere fatto in casa, senza particolari procedure.

Il grande vantaggio di entrambi questi metodi è la possibilità di mantenere pressoché intatta la qualità del prodotto – restano infatti uguali freschezza, sapore e consistenza del prodotto, soprattutto nel caso del surgelamento, un po’ meno nel caso del congelamento – e la sicurezza dell’alimento, poiché attraverso queste procedure si eliminano i batteri e si previene la decomposizione.

Tendenze d’acquisto e dati di mercato

Il mercato del pesce surgelato è in ampia crescita, un significativo rialzo che si registra soprattutto nelle zone urbane. Questo dato è molto importante per impostare una strategia di vendita, in particolare nella GDO – infatti è uno dei dati che ci hanno spinti al rebranding di Marca Scudo® Genova in questa determinata forma, la linea che ospita i nostri prodotti surgelati. Perché? Perché nelle aree urbane abitano solitamente persone che si muovono attorno agli uffici, e dunque hanno orari serrati che impediscono loro, molto spesso di dedicarsi alla cucina, vogliono qualcosa di veloce e semplice. Così come gli studenti fuori sede.

Ecco perché il mercato del surgelato è in crescita in modo così netto, perché è una di quelle tipologie di prodotti che incontrano in modo molto netto e specifico gli attuali stili di vita nelle nostre città.

Ancor di più, si nota come anche l’e-commerce abbia un impatto significativo: la vendita online di pesce surgelato è in aumento dal post lockdown in poi.

A oggi, il mercato globale del cibo surgelato ammonta a 20 miliardi di dollari circa, con normali fluttuazioni che dipendono da alcune specificità di periodo. Fra i maggiori produttori troviamo paesi del nord Europa come la Norvegia ma anche, ovviamente, Cina e Stati Uniti. Se invece parliamo dei dati di consumo, Europa e Nord America guidano la classifica, anche se si sta assistendo a un significativo aumento anche del mercato asiatico.

In breve, possiamo concludere affermando, oltre al miglioramento della qualità dei processi produttivi e dunque dei prodotti finali, molto del successo di questo mercato è dato non da una differenza di gusti dei consumatori ma piuttosto da un cambio di passo del loro stile di vita. Cambiano le abitudini, cambiano inevitabilmente anche i nostri momenti in cucina.

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