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Unifrigo Gadus, un’impresa storica italiana

La società è ufficialmente nel prestigioso registro delle imprese storiche

Da quest’anno Unifrigo Gadus S.p.A. entra nel novero delle imprese storiche italiane, ovvero le imprese del nostro Paese attive nello stesso settore merceologico da almeno 100 anni e che sono state capaci di trasmettere sapere, innovazione e soprattutto know-how di generazione in generazione.

“Questa è esattamente la nostra storia, ciò che ci descrive e ci ha reso uno dei punti di riferimento del mercato ittico italiano” ha affermato Andrea Eminente, Amministratore Delegato di Unifrigo Gadus ed erede della famiglia che, ormai sei generazioni fa, fondò la società.

Il Registro Nazionale delle Imprese Storiche, cui adesso Unifrigo Gadus aderisce ufficialmente, venne istituito nel 2011, in occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia, proprio per dare la giusta visibilità – e il merito – alle imprese italiane che, grazie a moltissimo lavoro e soprattutto alla capacità di stare al passo coi tempi in perenne mutamento, hanno trasmesso la capacità di fare impresa, di padre in figlio (o figlia).

Ad oggi sono meno di 2.500 le imprese italiane che rientrano nel Registro tenuto da Unioncamere in collaborazione con le Camere di Commercio del territorio.

Una storia che merita di essere raccontata

Nel caso di Unifrigo Gadus, questa una delle particolarità, i territori coinvolti sono più d’uno. La sede storica della società è sempre stata ufficialmente Napoli, ma questa è una storia imprenditoriale italiana nata sotto l’impulso di diversi talenti regionali a fine Ottocento, esattamente nel 1878: Abramo Pontecorboli, attivo in Campania, era il riferimento per il sud Italia nel mercato delle conserve ittiche, insieme alla famiglia La Rocca di Bari, grazie ai rapporti commerciali privilegiati con i migliori fornitori islandesi, canadesi e faroesi. Con loro Enrico Gismondi, genovese e pioniere nella commercializzazione dello stoccafisso, in particolare nel nord del Paese.

Queste tre famiglie, questi tre geni imprenditoriali nostrani, scelsero di collaborare per mettere in comune contatti, intuizioni e modalità di lavorazione dei prodotti ittici e in questo modo fornire ai clienti lo stoccafisso e il baccalà migliori sulla piazza. Ma, da buoni imprenditori, non si limitarono a questo. Ad esempio, Abramo Pontecorboli, in anticipo rispetto a molti altri, fondò una fabbrica di acciughe salate a Santoña, diventando così uno dei primi a operare la salagione in Cantabria.

Un passaggio generazionale

Spesso, parlando di imprenditoria, si fa riferimento a un know-how aziendale che passa di padre in figlio. È senza dubbio vero molto spesso, ma nel caso di Unifrigo Gadus molto del merito va alle figlie a cui, col tempo, i padri affidarono l’azienda.

Da una parte, nella famiglia Pontecorboli, la primogenita di Abramo sposò Arturo Eminente, medico, che lasciò le redini dell’azienda subito al figlio, Dino Eminente. Su impulso degli Eminente, i rapporti commerciali si intensificarono al punto che negli anni ’70 venne fondata la società per azioni Unifrigo Gadus, con ripartizione delle quote societarie fra le tre famiglie.

Ma a proposito di figlie, nella famiglia Gismondi di Genova la guida dell’impresa passò al figlio del fondatore e successivamente a Carlo Alberto Rizzi. Proprio Rizzi diede poi in gestione la società a sua figlia Maria Cristina alla fine degli anni ’90. Chiamata da molti la signora dei Mari del Nord, per il suo metodo imprenditoriale spigliato e i modi raffinati.

Negli anni, né i La Rocca di Bari né i Rizzi di Genova, eredi dei Gismondi, ebbero un seguito generazionale. L’unica famiglia in grado di proseguire con la tradizione ormai centenaria fu quella degli Eminente, eredi del fondatore Abramo Pontecorboli. Così, nel 2016, La Rocca e Rizzi scelsero di vendere le proprie quote e uscire da Unifrigo Gadus.

A oggi la famiglia Eminente controlla e gestisce la società nelle figure di Gianluca e Andrea Eminente, Presidente e Amministratore Delegato di Unifrigo Gadus: la coesistenza fra la quinta e la sesta generazione di questa famiglia di straordinari imprenditori che per quasi 150 anni hanno gestito l’importazione e la commercializzazione di baccalà e stoccafisso in Italia.

Gli eredi di una tradizione tramandata nel tempo e che oggi, ampliandosi rispetto ai prodotti core che hanno reso grande quest’azienda, portano il proprio sapere imprenditoriale anche in altri prodotti e conserve ittiche come tonno, acciughe, alici, sgombro e tantissimo altro.

“Il nostro pregio?” domanda Andrea Eminente “continuare a pensare in modo moderno. Questo lo facciamo dal 1878. Ci comportiamo come una start-up, abbiamo sempre fame di conoscere meglio il mondo e i consumatori che ci circondano per stare al passo, ma dietro di noi ci sono quasi 150 anni di storia, di conoscenza, di intuizioni imprenditoriali. È il patrimonio vero che ci tramandiamo in famiglia e poi portiamo in azienda”.

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